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- La Terapia Familiare nella Separazione
La formazione
della coppia e della futura famiglia rappresenta uno dei momenti più
importanti nella vita di un individuo e avviene attraverso una serie di fasi
che possono essere estremamente delicate e complesse.
È per questo che, all’interno di ogni coppia, si
rende necessaria una continua “negoziazione” del proprio rapporto, proprio
al fine di mantenere un sano equilibrio.
Tuttavia non sempre questo accade; infatti un
matrimonio su tre termina con una separazione.
Un matrimonio sano e armonioso è quello in cui le
continue negoziazioni hanno portato i coniugi a mettere in atto dei
cambiamenti che hanno poi determinato un reciproco appagamento dei
propri bisogni e desideri.
Il conflitto coniugale rappresenta qui un
elemento fondamentale della relazione di
coppia e, in tal senso, una relazione senza
conflitto é impensabile se non a
costo di ignorare o annullare le differenze
individuali.
Le coppie che arrivano alla separazione non
sono quindi quelle in conflitto, ma quelle che non sono riuscite a gestire
il conflitto rinegoziando il proprio modo di essere coppia.
La separazione non
indica necessariamente la presenza di una situazione psicopatologica
all’interno della coppia.
Spesso, infatti, nonostante i numerosi
tentativi fatti per superare la crisi coniugale, la separazione può
rappresentare l’unica forma di sana evoluzione verso un equilibrio mentale e
relazionale.
Di frequente infatti le coppie si formano in
base al bisogno inconsapevole di compensare difficoltà psicologiche
individuali, scoprendo solo in seguito di poter fare una scelta migliore per
sé, per l'altro e per i figli stessi che non traggono alcun beneficio da
un'unione infelice.
In quest'ottica, la separazione coniugale può
essere considerata quasi una forma di "terapia" cui si arriva quando i
partner non sono riusciti ad individuare soluzioni migliori per risolvere il
disagio di coppia.
La psicoterapia interviene sostanzialmente quando, di fronte alla separazione, emergono sintomi specifici quali ansia, angoscia, depressione, sintomi psicosomatici, deliri persecutori, ecc.
Tali aspetti vanno ad evidenziare la difficoltà di elaborazione e di riorganizzazione dell'individuo di fronte alla richiesta di cambiamento che la separazione comporta.
Nella maggior parte dei casi, quello che si verifica è il cronicizzarsi di uno stato di profonda conflittualità, in cui i sentimenti di rabbia vengono violentemente espressi sia verso l’ex coniuge, sia verso sé stessi e verso i figli.
Di fronte ad una separazione, la psicoterapia si pone come obiettivo quello di aiutare tutti i membri della famiglia a riorganizzarsi sia emotivamente che psicologicamente.
In quest'ottica, ci si orienta verso la consapevolezza dell'impossibilità di cambiare le modalità di essere coppia.
Nel momento in cui si arriva ad essere consapevoli di
questo, si diviene anche più sicuri dell'opportunità di una scelta che, per
quanto dolorosa, potrà aprire nuove opportunità di benessere.
Puoi leggere l'articolo sull'affidamento
condiviso dei figli.
Scopri ora come si sviluppa il
percorso terapeutico
nei casi di separazione
Il dottor Francesco D'Onghia e la dottoressa Claudia Scarpati sono entrambi psicologi psicoterapeuti, laureati presso la Facoltà di Psicologia dell'Università "La Sapienza" di Roma ed iscritti all'Ordine degli Psicologi della Regione Lazio (Roma).
Esercitano a Roma, presso lo Studio di Psicologia e Psicoterapia "EmotivaMente", che ha due sedi:
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