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Studio di Psicologia e Psicoterapia Roma

 

Depressione


Depressione - Studio di Psicologia e Psicoterapia EmotivaMente di Roma

 

 

 

In questa pagina:

- Come nasce la Depressione

- Che cos'è la Depressione

- I sintomi della Depressione

- Come curare la Depressione


  

come nasce la depressione   

     

La depressione è un'alterazione dell'umore, caratterizzata da tristezza di diversa gravità, senso di solitudine, mancanza di speranza, contrarietà, sensi di colpa e dubbi.
Alcuni individui possono provare questi sentimenti in modo occasionale, mentre altri hanno episodi più frequenti o con effetti più durevoli nel tempo.
La depressione può infatti durare mesi o anni.
L'esordio della depressione può avvenire in tutte le età, ma i periodi adolescenziali e della prima giovinezza sono quelli a maggior rischio, soprattutto per le donne.
Gli uomini invece rischiano di maggiormente dai trentacinque ai quarantaquattro anni di età. 

Nella letteratura psicologica, la caratteristica di fondo alla base dell'organizzazione del processo che conduce alla  depressione è il senso di perdita che accompagna i rapporti di attaccamento, a partire da quelli con i genitori.
I modelli di attaccamento che possono favorire l'elaborazione di un'esperienza di perdita sono di diverso tipo.
I più frequenti sembrano essere:

      L'esperienza di solitudine che naturalmente consegue a questi eventi crea non solo la sensazione di essere deboli ed impotenti, ma aggiunge anche il senso di dover contare unicamente su se stessi.
La marcata svalutazione di sè, tipica della depressione, produce una rabbia intensa che viene rivolta contro di sè.
L'emergere della rabbia diventa lo strumento più efficace ed economico per impedire che la depressione, la tristezza e la disperazione diventino così intense e dirompenti da risultare distruttive.
Un controllo inadeguato della rabbia, inoltre, ha di solito ripercussioni di un certo rilievo anche sul modo in cui chi soffre di depressione si percepisce.
Oltre ad innescare esiti sociali negativi, i soggetti depressi strutturano un atteggiamento oscillante tra l'autoaccusa e l'autocommiserazione.
Questo spiega l'elevata incidenza di comportamenti autodistruttivi (dal suicidio all'uso di droghe) in chi soffre di depressione.
Il senso di passività e di impotenza derivante dalla percezione della propria solitudine, il senso precoce di scarsa amabilità e di inadeguatezza, svolge sicuramente un ruolo centrale nella tendenza a sviluppare quell'attitudine verso di sè fatta di continui rimproveri e accuse, così tipica dei soggetti affetti da depressione.
In altre parole, la caratteristica tipica della depressione è che i soggetti depressi attribuiscono i fallimenti a se stessi, i soggetti non affetti da depressione li attribuiscono a fattori esterni.

    Gli eventi di vita che sembrano prestarsi più facilmente ad essere percepiti in termini di perdita o delusione, e quindi in grado di attivare una depressione nell'età adulta possono essere così schematizzati:

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che cos'è la depressione

 
    La depressione si caratterizza per il dolore, l'angoscia, l'incapacità di provare affetto, tutto appare grigio, incolore, l'espressione è dolorosa, disperata, angosciata con scarsi movimenti, il pensiero è faticoso e infelice, le decisioni sono difficili da prendere, i movimenti sono faticosi e lenti, le membra pesano come piombo.
    La depressione di per sé è la tristezza insanabile, senza consolazione, l'infelicità che pervade tutte le ore della giornata, tutti i giorni della settimana, per diversi mesi o anni. Insorge senza causa apparente, oppure è sproporzionata, eccessiva rispetto all'evento che l'ha scatenata. 
    Spesso le persone che vivono con una persona che soffre di depressione, pensano che il suo stato di disagio sia dovuto ad una carenza di forza di volontà, idea spesso condivisa anche dalla persona depressa.
In realtà la depressione non è in nessun modo una questione di volontà.
La volontà è, infatti, la quantità di energia psichica di cui il soggetto può disporre e utilizzare per la realizzazione dei suoi scopi, ma una delle caratteristiche dell’episodio depressivo acuto consiste proprio nel fatto che vi è una netta riduzione della quantità di energia psichica a disposizione del soggetto.
La riduzione quindi della possibilità di utilizzare lo strumento della volontà è parte integrante della sintomatologia depressiva e non è possibile puntare su di essa per il superamento della crisi. 
   
Anche i disturbi del sonno sono molto frequenti e l’insonnia, una delle principali manifestazioni della depressione, si caratterizza per i numerosi risvegli, soprattutto nelle prime ore del mattino.
La persona depressa riferisce di svegliarsi dopo poche ore di sonno, di non riuscire più ad addormentarsi e di essere costretta ad alzarsi alcune ore prima rispetto all’orario abituale; durante i periodi di veglia notturna pensa incessantemente alle difficoltà della vita e alle colpe del passato.
Nonostante l’insonnia possa essere lieve, il depresso lamenta di non sentirsi riposato.
In altri casi la fase depressiva può accompagnarsi ad un aumento delle ore di sonno con ipersonnia, fino a una vera e propria letargia.
   
    La depressione, quindi, non è un'idea o un sentimento insondabile o comprensibile, ma una malattia.
Come tutte le malattie si riconosce per alcune caratteristiche come la familiarità, il decorso, l'esito, e dai sintomi che nel loro insieme alterano le normali funzioni del soggetto ammalato.
Anche se le attività quotidiane divengono più difficili vengono ancora affrontate, tuttavia la mancanza di speranza e le idee di suicidio possono sembrare l'unica soluzione.
Le fluttuazioni dell'umore determinano il desiderio di ritirarsi dalle attività quotidiane e dall'ambiente esterno.
Parliamo di depressione quando il cambiamento dell'umore comporta tristezza, avvilimento, malinconia, ma anche ostilità, irritabilità e rabbia, quando tali alterazioni non sono dovute all'uso o all'abuso di farmaci, droghe, alcol o ad eventi di vita sfavorevoli e quando si accompagnano a scadimento dell'abituale prestazione sociale e lavorativa.

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i sintomi della depressione


Possiamo parlare di depressione se da almeno due settimane: 

- Cambiano i sentimenti o le percezioni
le attività della vita non sono più interessanti o non hanno alcun piacere, diminuisce il desiderio sessuale, si avvia un vortice dal quale non si riesce ad uscire, non c'è più speranza, nessuno può fornire aiuto, tutto è inutile, la tristezza prende il sopravvento, il pianto non è consolatorio

- Diminuisce la stima di sè
ci si autosvaluta, ci si sente in colpa in modo non consono alla realtà, non si riesce a decidere, ci si sente insicuri, inutili, si pensa alla propria morte e si può pianificare anche il suicidio

-
Cambiano le attitudini e i comportamenti

Le attività che richiedono concentrazione sono praticamente impossibili da realizzarsi, si assiste ad un rallentamento esagerato del pensiero, del parlare o dei movimenti o al contrario l'agitazione può prevalere con incapacità a rimanere seduti o fermi, mancano le energie, tutto è faticoso, anche attività minime come il vestirsi diventano noiose potendo richiedere più tempo del normale, non si ha cura del proprio aspetto e delle proprie responsabilità, subentra l'apatia, l'insoddisfazione e si ha difficoltà a concentrarsi o per distrazione o per problemi di memoria

-
Compaiono disturbi neurovegetativi
i cambiamenti dell'appetito possono determinare aumenti o perdita di peso anche in poche settimane, il sonno diventa disturbato con difficoltà ad addormentarsi, o impossibilità di dormire o con risvegli anticipati, ma può anche capitare di avere troppo sonno durante tutta la giornata, inoltre calano la libido e l'energia, compaiono dolori di testa, di schiena, di stomaco, nausea

        Come l'osservazione clinica ha da tempo messo in evidenza, una depressione tende ad attenuarsi nel tempo.
Anche per quei soggetti che non sono riusciti ad integrare le crisi in modo accettabile, si assiste di solito al recupero (anche se spesso incompleto) del controllo sulla maggior parte delle esperienze, man mano che l'evento che ha generato la depressione si allontana nel tempo.
In una situazione del genere, tuttavia, una depressione si riassesta su margini più ristretti, e quindi aumenteranno le probabilità che il soggetto che soffre di depressione attraversi periodi di instabilità non appena si trovi a dover affrontare situazioni di perdita e/o delusioni anche minime. 

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come curare la depressione


    La depressione è una malattia curabile, e i diversi trattamenti disponibili sono efficaci.
Attraverso la depressione si può imparare a conoscere meglio se stessi e l'esperienza può rivelarsi utile per il futuro.
Tuttavia, prima dell'avvento delle moderne terapie psicologiche e farmacologiche, la spontanea risoluzione dei sintomi della depressione avveniva in un periodo di tempo variabile da circa sei mesi a qualche anno.
Perciò pensare di poter guarire da soli, fa rischiare di prolungare inutilmente il tempo della sofferenza.
Anche se costa fatica, fatevi aiutare. Chiedere aiuto non significa essere deboli.

Quando la depressione è lieve, il paziente può avvantaggiarsi di un trattamento volto all'individuazione e alla comprensione del contesto psicosociale e ambientale circostante e ricorrere alla psicoterapia da sola o in combinazione con farmaci antidepressivi.

Se la depressione è di gravità moderata o severa bisogna considerare che la terapia farmacologica consente di risolvere i sintomi più gravi in maniera abbastanza rapida e la psicoterapia può essere convenientemente associata.

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    Il dottor Francesco D'Onghia e la dottoressa Claudia Scarpati sono entrambi psicologi psicoterapeuti, laureati presso la Facoltà di Psicologia dell'Università "La Sapienza" di Roma ed iscritti all'Ordine degli Psicologi della Regione Lazio (Roma).

Esercitano a Roma, presso lo Studio di Psicologia e Psicoterapia "EmotivaMente", che ha due sedi:


Contatta liberamente lo Studio di Psicologia e Psicoterapia "EmotivaMente" di Roma telefonando ai numeri:

D.ssa Claudia Scarpati - 340 8048443
Dott. Francesco D'Onghia - 347 2265998


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